Servizi, informazioni e consigli utili - come comportarsi in caso di intossicazione
Servizi, informazioni e consigli utili sui funghi - come comportarsi in caso di intossicazione
Le 10 regole d'oro (fonte: Ministero della Salute)
- Non consumare funghi non controllati da un vero micologo. Non fidarsi né delle APP per la determinazione delle specie fungine né dei giudizi espressi da esperti sui social media solo in base alle foto dei funghi
- Consumare quantità moderate
- Non somministrare ai bambini
- Non ingerire in gravidanza
- Consumare solo in perfetto stato di conservazione
- Consumare i funghi ben cotti e masticare correttamente
- Sbollentare o comunque cuocere i funghi prima del congelamento e consumarli più preferibilmente entro 6 mesi
- Non consumare funghi raccolti lungo le strade, vicino a centri industriali e coltivati (pesticidi)
- Non regalare i funghi raccolti, se non controllati da un micologo professionista e in ogni caso fornire sempre tutte le informazioni necessarie per il trattamento e la cottura
- Nei funghi sottolio si può sviluppare la tossina botulinica
Generalità sul consumo dei funghi
È buona norma, per prevenire fenomeni di intossicazione, seguire alcuni consigli che vengono qui di seguito riportati:
- I funghi, una volta raccolti, devono essere trasportati in contenitori rigidi e areati (es. cestini). Questo favorisce la riproduzione del fungo con la dispersione delle spore ma altresì, limita notevolmente il fenomeno di ossidazione o putrefazione (con produzione di tossine) che si innesca subito fin dal momento della raccolta.
- NON SI DEVONO RACCOGLIERE FUNGHI:
- che si presentano in evidente stato di alterazione, larvati, ammuffiti, fermentati, congelati, fradici o eccessivamente maturi
- in aree esposte a possibili fonti di inquinamento chimico o microbiologico (discariche di rifiuti, sponde di corsi di acqua lurida, parchi viali e giardinetti cittadini, vicinanze di aeroporti, autostrade, strade ad intenso traffico veicolare, stabilimenti industriali, forni inceneritori, frutteti e/o colture sospette di trattamento con antiparassitari…)
Non consumare funghi in caso di:
- commestibilità o provenienza dubbia;
- Funghi che presentano segni di alterazione;
- pasti ravvicinati e in quantità abbondanti;
- crudi (solo pochissime specie e in MODESTE quantità) o non adeguatamente cotti (la maggior parte dei funghi mangerecci provocano disturbi o avvelenamenti se consumati crudi o poco cotti). Come regola generale, si ritiene adeguata la cottura se effettuata per non meno di 30 minuti;
- donne in gravidanza o in allattamento e bambini;
- persone con intolleranze a particolari alimenti, funghi, farmaci o che soffrono abitualmente di disturbi al fegato, stomaco, intestino, pancreas, reni, senza il consenso del medico.
AVVERTENZE PER IL CONSUMO DEL CHIODINO (Armillaria sp.): Prima della cottura sbollentare i funghi in acqua per almeno 15 minuti. L’acqua non può essere riutilizzata.
----- !!! Come comportarsi in caso di intossicazione!!! -----:
Nel caso in cui si verificassero disturbi dopo il consumo dei funghi:
- recarsi immediatamente al Pronto Soccorso al primo sospetto o ai primi sintomi di malessere, portando con sé eventuali funghi residui, avanzi della loro pulizia, avanzi del pasto e dei funghi consumati
- fornire indicazioni sul luogo di raccolta e/o consumo, sul raccoglitore o luogo di acquisto, su eventuali altri destinatari dei funghi, sulle modalità di conservazione, preparazione e consumo ed ogni altro elemento utile per consentire l’identificazione delle specie fungine consumate.
La tempestività della diagnosi micologica è indispensabile per orientare la terapia medica e, in alcuni casi, può salvare la vita dell’intossicato.
Link utili
- Ministero della Salute – Funghi, consumiamoli in sicurezza
- Centro Antiveleni di Milano (tel. 02 – 66101029)
Materiale informativo
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Locandina "Il chiodino contiene tossine" |
Opuscolo - Il chiodino (Armillaria Mellea) contiene tossine |
Circolare 17/SAN 2010 |
Opuscolo Regione Lombardia |
Recapiti:
Viale Duca degli Abruzzi, 15 – 25124 Brescia – Edificio I
Tel. 030/3838037 - 8036
E-mail:
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igienealimentinutrizione@ats-brescia.it
Ultimo aggiornamento: 20/06/2024