Le misure di prevenzione, sorveglianza e controllo sul territorio di ATS Brescia

La veterinaria pubblica si è attivata a tutela del comparto suinicolo intensificando le misure di biosicurezza negli allevamenti e adottando azioni per il rilevamento precoce della infezione.

ATS Brescia, il cui territorio di competenza detiene un elevato numero di allevamenti e di suini – nel  2022  1.167.620  capi  a fronte dei 4.158.974 di Regione Lombardia- si è pertanto mossa su più fronti per contrastare la minaccia della PSA:

  • sul fronte della prevenzione, realizzando numerosi incontri sia con i veterinari ufficiali degli allevamenti sia con gli allevatori, in collaborazione con le Associazioni di categoria, allo scopo di informare e a chiarire i requisiti di natura strutturale e gestionale nel rispetto del Decreto 28 giugno 2022 e svolgendo attività di controllo negli allevamenti suini, raggiungendo annualmente fino al 50% degli allevamenti commerciali
  • sul fronte della sorveglianza, per il rilevamento precoce dell’infezione
    • garantendo accertamenti con frequenza settimanale per la ricerca del virus della peste suina africana su campioni di suini morti in allevamenti individuati dall’Osservatorio Epidemiologico Veterinario della Lombardia;
    • favorendo l’attuazione del Piano di monitoraggio della fauna selvatica di Regione Lombardia attraverso la collaborazione con i cacciatori e la polizia provinciale, ai fini della ricerca del virus della peste suina africana in carcasse di cinghiali rinvenute sul territorio o in cinghiali incidentati
    • assicurando percorsi di formazione sulla biosicurezza nella gestione degli abbattimenti del cinghiale per bioregolatori

Inoltre, a seguito dell’epidemia che ha coinvolto il territorio pavese, dal 28 agosto 2023, sono state effettuate visite cliniche e accertamenti su campioni di milza o su sangue in più di un terzo degli allevamenti del territorio di Brescia.

Ultimo aggiornamento: 03/10/2023