Scabbia

La scabbia è una malattia della pelle causata da un piccolo parassita, un acaro chiamato Sarcoptes Scabiei. Può presentarsi nel singolo soggetto o causare focolai.

Si trasmette da persona a persona mediante contatto diretto, anche sessuale, con un caso infestato o più raramente attraverso la condivisione di indumenti o di biancheria per la casa.

Si manifesta con intenso prurito che tende a peggiorare durante la notte. A questo può essere associata la comparsa di piccole lesioni cutanee arrossate. In alcuni casi è possibile individuare i cunicoli, le lesioni caratteristiche della scabbia, sottoforma di linee ondulate lunghe fino ad un centimetro, sottili e leggermente squamose.

Una forma più aggressiva e contagiosa, detta Scabbia Norvegese o crostosa, può colpire in particolare i soggetti più fragili (immunodepressi, anziani, persone con importanti comorbidità).

La diagnosi della scabbia prevede un esame accurato della pelle da parte del medico, che cercherà i segni tipici della malattia.

Ricorda!

Gli acari della scabbia non sopravvivono più di 2-3 giorni lontano dalla pelle umana, quindi gli oggetti come coperte, vestiti e asciugamani usati dal malato possono essere semplicemente lavati in acqua calda (temperatura superiore a 60°C) o chiusi per qualche giorno (almeno 72 ore) in un sacco sigillato per evitare la trasmissione.

È necessario procedere alla disinfestazione della casa (divani, poltrone imbottite, materassi, etc), tramite l'uso di strumenti con getto a vapore ad alta temperatura.

Il soggetto infestato è tenuto all’isolamento fino ad avvenuto trattamento.

Per saperne di più ...

Ministero della Salute

Ultimo aggiornamento: 22/01/2024