Le Malattie a Trasmissione Sessuale: non solo HIV

In Italia la sorveglianza della diffusione delle MTS è coordinata dal Centro Operativo AIDS (Coa) dell’Istituto
Superiore di Sanità e da 13 Laboratori di microbiologia clinica operanti in tutto il Paese. Dal 1991 al 2013 il
Sistema di sorveglianza ha segnalato un totale di 103.028 nuovi casi di MTS, dal 2005 al 2013 le segnalazioni
hanno subito un incremento pari al 31,1% rispetto al periodo 1991-2004. Malattie come la sifilide, la
gonorrea e il linfogranuloma venereo mostrano in Europa, e in parte anche in Italia, un aumento improvviso
della loro incidenza, soprattutto nelle Regioni ad elevata densità urbana.
Per quanto riguarda HIV, dalla prima diagnosi di sieropositività nel 1985, è andata progressivamente
incrementandosi la percentuale di coloro che contraggono il virus tramite rapporti sessuali; da “categorie a
rischio”, legate alla tossicodipendenza si è passati a “comportamenti a rischio”, essenzialmente legati a
rapporti sessuali non protetti.

Il momento formativo che ATS Brescia propone ha lo scopo di approfondire le conoscenze sull’epidemiologia
e le modalità di trasmissione delle MTS in generale e di HIV in particolare, e di presentare le indicazioni
regionali in merito a sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie sessualmente trasmesse, anche alla
luce della organizzazione del sistema sanitario regionale conseguente alla Legge Regionale 23/2015.

ATTI del CONVEGNO

 

Ultimo aggiornamento: 11/11/2022