Screening per la prevenzione del tumore della mammella

Il tumore della mammella rappresenta il tumore più frequente nella popolazione femminile, sia per incidenza sia per mortalità. Rappresenta circa un quarto del totale di tutti i tumori delle donne. Oggi in Italia vengono diagnosticati più di 55.000 nuovi casi di tumore della mammella ogni anno.
 

L’esame di screening
La mammografia è l’esame più efficace attualmente disponibile per la  diagnosi  precoce dei tumori al seno, anche quando non ci sono sintomi o il tumore non è palpabile. E’ stato dimostrato che i programmi di screening organizzati diminuiscono la mortalità specifica per tumore della mammella nella popolazione che effettua i controlli periodici con regolarità. La diagnosi dei tumori è più precoce e si possono ridurre i casi di malattia diagnosticata in fase avanzata. Di conseguenza si può migliorare la qualità di vita delle donne favorendo terapie di tipo conservativo.

Come si può partecipare al programma di screening
La lettera di invito viene recapitata a domicilio alle donne di età compresa fra 45 e 74 anni, residenti nel territorio di ATS Brescia: riporta sede, data e ora dell’appuntamento per la mammografia. Sia  data e orario sia sede possono essere modificati: è sufficiente chiamare il numero verde per avere altre opzioni.

Come si esegue
E’ un esame radiologico che viene eseguito presso uno dei servizi di radiologia distribuiti nella provincia di Brescia e appartenenti ad una delle aziende ospedaliere pubbliche o private accreditate  convenzionate con ATS per lo screening. L’esecuzione richiede pochi minuti ed è ritenuta fastidiosa da alcune donne. L’esame viene eseguito con un’apparecchiature dedicata, il mammografo, da operatori specializzati, i tecnici di radiologia. La peculiarità dei programmi di screening consiste nella doppia lettura: ogni mammografia viene valutata separatamente da due medici radiologi con esperienza di senologia.

I risultati
L’esame è negativo quando entrambi i radiologi non riscontrano alterazioni. In questo caso si riceve una lettera, che riporta l’esito normale, al proprio domicilio circa 20 giorni dopo aver eseguito la mammografia e si viene reinvitate dopo due anni.
Se anche solo uno dei due radiologi ritiene ci siano dubbi, si riceve una telefonata dal servizio di radiologia presso cui si è eseguito l’esame con la proposta di un appuntamento, in genere entro una settimana, per eseguire ulteriori accertamenti. Anche questi esami sono gratuiti.

Se la mammografia è positiva

La mammografia non è sempre sufficiente per una diagnosi definitiva. In caso si sospetti un tumore vengono proposti ulteriori esami di approfondimento: mammografie con diverse proiezioni, ecografia mammaria, agoaspirato per esame delle cellule, biopsie. E’ il medico radiologo che valuta, in ogni singola situazione, quali esami è opportuno eseguire. Nella maggior parte dei casi tali accertamenti escludono la presenza di un tumore. Solo in circa il 15% delle donne che vengono richiamate dopo la mammografia viene riscontrato un tumore che  tre volte su quattro è in una fase iniziale e quindi guaribile. Il percorso di approfondimento della diagnosi può concludersi con un risultato rassicurante per la donna e un richiamo dopo due anni. In alcuni casi si rendono necessari per un certo periodo controlli ravvicinati, sempre gratuiti, prima di rientrare nel routinario percorso di screening con l’invito ogni due anni. Se invece i risultati degli esami eseguiti confermano il sospetto iniziale della presenza di una lesione tumorale, il medico del Servizio di radiologia indirizzerà la donna al percorso successivo.

Quando non è indicato eseguire il test di screening 
La mammografia di screening non è indicato nelle donne che hanno già eseguito un intervento per un tumore della mammella e stanno eseguendo periodici controlli oncologici. La mammografia di screening non è indicata se ne è stata recentemente eseguita una per proprio conto. In questi casi è opportuno chiamare il numero verde  dello screening.

Si ricorda che...
La mammografia non impedisce l’insorgenza del tumore ma permette di riconoscerlo nelle fasi iniziali. Come ogni altro esame non è un esame perfetto e ha dei limiti. In pochi casi, per difficoltà di interpretazione dovute alle caratteristiche del tessuto della mammella o perché la lesione è talmente piccola da non essere riconoscibile o per possibili errori interpretativi, con la mammografia non viene identificato il tumore.

 

Opuscolo per la prevenzione del tumore alla mammella

 

Indipendentemente dall’esecuzione del test, in caso di disturbi

o di eventuali cambiamenti del seno nell’intervallo di tempo fra due controlli mammografici

è opportuno rivolgersi subito al proprio medico di medicina generale.

 

 

 

PER INFORMAZIONI E ADESIONI

dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30 
centro.screening@ats-brescia.it

 

Ultimo aggiornamento: 07/03/2024