Malattia batterica invasiva da pneumococco

Che cos’è: è rappresentata da quadri clinici accomunati dall'isolamento dello pneumococco (Streptococcus pneumoniae) da siti dell'organismo normalmente sterili, cioè caratterizzati dall'assenza di microrganismi. Gli pneumococchi sono una famiglia di microbi di cui si conoscono più di 90 sierotipi, ma solo una parte di questi è in grado di provocare forme di infezione invasive. I microbi possono localizzarsi nella gola e nel naso delle persone senza provocare sintomi, oppure possono causare disturbi non gravi ma più frequenti, come otiti, sinusiti o, più raramente, forme di malattia grave come le sepsi e le meningiti.

Come si trasmette: la trasmissione avviene da persona a persona tramite le goccioline di saliva emesse con starnuti, tosse o con il semplice parlare dalle persone portatrici del batterio.

Come si manifesta: la comparsa di sintomi nelle persone portatrici dello pneumococco è legata a condizioni che alterano l'integrità della mucosa delle vie respiratorie, come concomitanti infezioni virali, o all’esposizione di sostanze irritanti (prima fra tutte il fumo di sigaretta) oppure a malattie che riducono l'efficienza del sistema immunitario. Nel caso in cui i germi si riproducano in distretti del corpo dove normalmente non sono presenti, come il sangue, il liquor o i polmoni, la malattia si manifesta in forma grave, con quadri rispettivamente di sepsi, meningite e polmonite.

Come si previene: esistono due tipologie di vaccino contro lo pneumococco, entrambe basate sull’induzione di una risposta immune nei confronti di particolari componenti del microrganismo. I vaccini vengono raccomandati e offerti a tutti i nuovi nati con tre dosi nel primo anno di vita, agli ultrasessantacinquenni e alle persone di qualsiasi età con fattori di rischio che aumentano le probabilità di gravi complicanze

Cosa fare se si è stato a contatto con un malato: le meningiti e le sepsi da pneumococco si presentano in forma sporadica, e pertanto non è indicata la profilassi antibiotica per chi è stato in contatto con un caso poiché non si verificano focolai epidemici.

Provvedimenti sull’ambiente: non sono necessari provvedimenti specifici pertanto sono sufficienti una buona ventilazione dell'ambiente e le normali operazioni di pulizia quotidiane.

Ultimo aggiornamento: 07/02/2024