Progetto RSD Seppilli
Progetto RSD Seppilli
Nel 2014 per la prima volta l'ASL ha portato l'asino nelle proprie strutture di Viale Duca degli Abruzzi a Brescia con l'obiettivo di utilizzarlo nelle attività terapeutiche. Alcune aree verdi della sede sono state riadattate per poter ospitare due asine che ERSAF ha ceduto all'ASL a titolo gratuito e che sono tate poste sotto le cure dei veterinari ASL; le asine sono state inserite in un percorso terapeutico e di promozione dell’autonomia e del benessere rivolto ai pazienti della Residenza Sanitaria per Disabili Seppilli, afferente alla DGD1. Per rendere possibile il progetto, è stato realizzato un corso specifico teorico-pratico rivolto agli operatori socio sanitari ed agli educatori del RSD Seppilli, in modo tale da integrare le attività di cura quotidiana dei pazienti con i momenti di lavoro attraverso l'animale. ll programma formativo ha previsto nozioni sulla gestione degli animali, sui principi e le tecniche operative della pet therapy, sull’attività di mediazione con animali, nello specifico con l’asino, per le persone con disabilità e disturbi psichici. L’attività diretta con alcuni ospiti della RSD Seppilli è iniziata nel febbraio 2014. I pazienti, suddivisi in due sottogruppi stabili di quattro ospiti individuati dalla responsabile della struttura, hanno partecipato a sessioni settimanali strutturate; ogni gruppo è stato accompagnato da un educatore di riferimento e da uno o due ausiliari sociosanitari, con il supporto concordato decrescente dell’equipe AMA dell’ASL. Gli ospiti sono stati avvicinati agli animali gradualmente, e in un secondo momento si è lasciata autonomia nella conoscenza e nella relazione emozionale e affettiva con l'animale, stimolando al riconoscimento del valore di cura per e tramite l’asino. La seconda tranche del progetto è partita nel settembre 2014, ed è strutturata su obiettivi più mirati e specifici legati alle caratteristiche, ai bisogni e alla patologia dei pazienti, al supporto dell’autonomia, del miglioramento della relazione di cura e del benessere nella residenzialità dei pazienti, attraverso la predisposizione di spazi formativo-supervisionali per gli operatori a partire dall’attività con l’asino.
Ultimo aggiornamento: 24/01/2024